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IO&TU

Un giorno, Anthony piomba in camera di Caroline, una sua compagna di classe che non aveva mai incontrato prima. Caroline, infatti, non va a scuola da anni per una malattia che la costringe in casa.
Motivo di questa visita inaspettata è “Foglie d’erba” di Walt Whitman, tema di un compito a breve scadenza della loro insegnante di inglese.
Lei è cinica, arguta, dissacrante; figlia del contemporaneo e ipertecnologica. Distratta. Caroline potrebbe spezzarsi da un momento all’altro.
Lui è saggio, cortese, vagamente anacronistico; ricco di passioni e appassionato. Anthony piace. Anthony è così radicato a terra che nessun vento potrebbe lambirlo.
L’incontro, che inizialmente sembra fallimentare, permette ai due ragazzi di conoscere se stessi e l’altro, mentre Whitman rimescola le carte della conversazione e delle loro vite: con un linguaggio tipico dei 17 anni svettano su temi per loro inattesi, nuovi. S’interrogano sulla morte, sui misteri della vita, sull’eroismo della poesia e proprio con le armi della poesia, apparentemente noiosa, si svela un mistero molto più profondo che li unisce. Il giorno della consegna è vicino, sta arrivando.
IO&TU sono due persone ma anche due pronomi e proprio sull’uso dei pronomi e sul valore delle parole scelte verte la ricerca che devono svolgere.
Ma cosa vanno ricercando veramente questi due adolescenti? Verso quale destino corrono così in fretta?
IO&TU  è un’ode alla gioventù, alla vita.
Un inno all’altruismo, alla pietà.
IO&TU è un urlo sopra i tetti del mondo che ci permette di essere salvati.
GIANLUCA MEROLLI